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Quattro passi insieme

"Una profumata brezza proveniente dal mare si stava alzando mentre il sole scompariva dalla linea dell'orizzonte, così si presentava oggi il tramonto: semplice senza tante pretese di spettacolarità ma ugualmente coinvolgente perché il sole, si sa, è un protagonista sempre al centro dell'attenzione ed ha tutte le ragioni di esserlo!

"Ciao Giacomo. Come va? E' da tanto che non ci si vede in giro." disse Barbara, sorridente e fresca anche dopo la sua intensa giornata di lavoro alla fine della quale aveva deciso di passeggiare un po' in riva al mare prima di rincasare. "Ah, come vogliono gli altri!" rispose mesto Giacomo.

A lei, però, non sfuggi quel particolare breve e furtivo scintillio ancora presente negli occhi di lui nonostante il tono rassegnato della sua voce. Lei sapeva bene e da tempo ciò che un pensiero molto famoso afferma: “Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”. Ecco perché aveva deciso di passeggiare in riva al mare a differenza delle sue colleghe: aveva imparato da tempo a creare le sue abitudini salutari ma non aveva cuore di mettersi a spiegargli quanto fosse importante avere un piano giornaliero che includesse spazi di amore di sé, di gioco, di movimento fisico in mezzo alla natura, anche piccoli spazi, ma sempre presenti. Preferì invece accogliere quell'amico che non vedeva da tempo, offrendo il suo orecchio attento e comprensivo, stando in silenzio. Dopo quei quattro passi insieme, Giacomo, come per incanto, cambiò espressione e quella sera, a differenza delle sue solite sere, rincasò sollevato.


Non sempre basta così poco, ma per lui, quella breve passeggiata assieme alla sua ex compagna di studi fu sufficiente a fargli capire che con delle piccole azioni quotidiane ripetute nel tempo si può trasformare l'intero corso di una vita. Era un tipo sveglio, Giacomo, e lei lo sapeva! Non era certo pronta a far da crocerossina al primo che capita: la sua fu una scelta ben precisa anche se immediata e, come le accade spesso, fu ancora una volta felice di aver seminato amicizia ed il suo cuore provò quella solita e amata sensazione di espansione e immensità, la stessa sensazione che provava quando danzava libera in ascolto della sua musica preferita.


Essere felice, per lei, era una scelta quotidiana e sapeva come e cosa fare per esserlo."









Seminare azioni quotidiane che creino il destino che vogliamo è completamente ed unicamente nelle nostre mani e sotto il nostro totale controllo anche quando erroneamente pensiamo che non lo sia.


Dolce Martedì, Anima Amica

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